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Il Cammino di San Carlo

Scheda

L'antica strada che da Biella porta in Valsesia, attraverso Pettinengo, Mosso, Trivero, Coggiola e Crevacuore è con tutta probabilità la via percorsa più volte dal cardinale Carlo Borromeo, nella seconda metà del Cinquecento.
L'interesse alla riscoperta di questo itinerario, che in buona parte corrisponde a quello de "Le Valli della Fede" è dato dalla presenza pressochè continua di segnali del suo passaggio, rappresentati da affreschi murali, cappellette e chiese dedicate, altari e dipinti, ma anche da elementi non religiosi, come sorgenti, fontanelle e massi.
L'illustre presule, di nobile famiglia verbanese, compiva frequenti viaggi tra Milano, Arona, Varallo, Masserano, Biella e Torino, sia per visitare i luoghi di culto già esistenti (Sacro Monte di Varallo, Oropa, la Sindone), sia per motivi famigliari, essendo imparentato con l'altrettanto nobile famiglia biellese dei Ferrero.
Carlo Borromeo amava particolarmente il Sacro Monte di Varallo, meta del suo ultimo viaggio nell'ottobre del 1584, pochi giorni prima di morire (4 novembre 1584).

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